Sì, ci saranno pure cammelli che passeranno per la cruna dell’ago… Perfino dei banchieri…

By Paolo Pietrogrande, notes Misano Adriatico, July 2004

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È più difficile per un ricco andare in paradiso che per un cammello passare per la cruna di un ago.

Ma ci saranno pure eccezioni.

Abele, già dal nome pare essere meritevole della considerazione dell’altissimo, ma forse anche nei fatti.

Asta di Christies, memorabilia per fans di motociclette da corsa, battitore in giacca e cravatta, pulpito di noce, motociclette appartenute ad Airton Senna, caschi, serbatoi, …

Tanti appassionati, da tutto il mondo, pronti a portarsi a casa un pezzo concreto dei loro sogni.

Gente abituata a conoscere ogni parte di una motocicletta, le date delle corse più memorabili; quasi tutti con una camicia rosso acceso, con l’immancabile marchio Ducati; una mare di maglie rosse, tutti molto compunti, ordinati; una cerimonia divenuta solenne grazie al comportamento dei presenti; non un fiato, solo il rombo dei motori sulla pista.

E un ciccione di 150 kg, occhiali scuri, maglietta trasandata, pantaloni corti e scarpe da tennis, 40 anni scarsi; non certo il tipico sportivo amante delle corse di motocicletta, ma con una faccia buona, sguardo sorridente, seduto un po’ a margine della sala, quasi timido di non avere lo stesso portamento degli altri astanti.

I proventi dell’asta vanno ad un’associazione che si occupa della distribuzione di vaccini nei paesi del terzo mondo.

La motocicletta viene venduta per $20000, i pezzi di pregio per cifre da veri collezionisti; ma ci sono anche oggetti da 20 dollari, manifesti, tappi del serbatoio,…A fine giornata i ricavi saranno oltre $90000.

Mettono all’asta un’insegna di latta stile anni ’70, di quelli che stanno affissi dai meccanici per ricordare agli avventori le qualifiche professionali del titolare; l’insegna in questione recita banalmente RICAMBI ORIGINALI DUCATI; ce ne sono tanti buttati lì, in fabbrica, in uno stanzino buio; la grafica è cambiata, e questi cartelli sono stati sostituiti con altri più moderni

Il battitore annuncia 5 dollari; un papà con figlio al seguito, per non lasciare il futuro piccolo centauro a mani vuote dopo tutti quei memorabilia inavvicinabili, azzarda 10 dollari; 20 dice il grassone infondo alla sala; 25 dice il papà; 750 dollari replica il grassone;

nessun altro osa fiatare, il cartello è suo. Foto davanti al cartello scritto in una lingua che neanche conosce.

Altri ogetti sono posti all’asta, Abele ne compra ancora qualcuno, distrattamente: la gente si domanda chi sia, si sparge la voce che sia un uomo ricchissimo, di quelli che giovanissimi, hanno fatto fortuna a Wall Street, che ora sia il regista di un fondo di private equity, che compra e vende aziende per il mondo, insomma uno squalo della finanza; pare che non ci sia grande capitano d’azienda che non lo tema e non aspiri a lavorare per lui, con lui, o comunque mai contro di lui.

c’è chi sostiene nella fila di sedie davanti alla mia che la Ducati sia effettivamente sua, e che quel cartello RICAMBI ORIGINALI DUCATI fosse già suo, prima di essere venduto.

La sera prima eravamo a cena con Abele e la moglie: hanno da poco avuto una bambina; Abele ne è innamorato, a parlarne gli vengono i lacrimoni, è già combattuto su come essere un papà amorevole ma non opprimente; si era giusto preso una settimana di assenza dal lavoro per occuparsi della piccola mentre Hellen, la moglie aveva dovuto assentarsi.

Sapeva del nostro Ahmed e quindi si era parlato di bambini in affidamento; Abele notava come sia uno spreco avere a disposizione così tanti mezzi e non farne partecipi altri, per esempio altri bambini, che non saranno mai tuoi, ma dei quali sei comunque moralmente responsabile.

Al termine dell’asta migliaia di ducatisti hanno lasciato l’autodromo con le loro maximoto, i caschi, le tute di pelle; mi è parso di vedere anche un bambino dietro ad un bolide da 250 km all’ora, col suo casco, aggrappato al papà; dallo zaino spuntava un cartello, RICAMBI ORIGINALI DUCATI: glielo aveva fatto avere il gigante, discretamente, come un regalo davvero speciale.

Sì, ci saranno pure cammelli che passeranno per la cruna dell’ago.

paolo pietrogrande, 2004